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Viaggiare nella storia: Izmir

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  Contemporanea di Troia, l'antica Smirne nel corso della sua plurimillenaria storia è stata preda ambita di vari imperi, attirati dalla sua importante posizione geografica, affacciata sull'Egeo era uno dei porti principali tra l'Occidente e l'Oriente. Caduto l'impero ittita passò sotto l'...

 

Smirne agora 300x225Contemporanea di Troia, l’antica Smirne nel corso della sua plurimillenaria storia è stata preda ambita di vari imperi, attirati dalla sua importante posizione geografica, affacciata sull’Egeo era uno dei porti principali tra l’Occidente e l’Oriente. Caduto l’impero ittita passò sotto l’influenza di Mileto sotto cui prosperò ed arrivò a fondare colonie in Libano e lungo il Mar Nero divenendo una delle più importanti città del mondo greco. Semi distrutta dai Persiani fu ricostruita da Alessandro Magno, come tutta la regione circostante andò a formare la provincia dell’Asia sotto la dominazione romana. Nel 178 d.C. fu gravemente danneggiata da un forte terremoto e l’imperatore Marco Antonio volle ricostruirla più bella di prima; a lui si deve la splendida agorà le cui cui rovine si possono ammirare ancora al giorno d’oggi. La sua importanza come porto commerciale diminuì sotto l’impero bizantino,a favore della vicina Efeso, per risollevarsi quando fu ceduta a Genova come colonia mercantile. Con la conquista ottomana della provincia cambiò il nome in Izmir, divenendo il principale porto di scambio con la vicina Grecia. In seguito alla sconfitta dell’Impero Ottomano nella Prima Guerra mondiale, la città fece parte dei territori ceduti alla Grecia negli accordi di pace, ma in seguito alla guerra greco-turca riconquistata dalla rinnovata Turchia di Ataturk; gli abitanti greci e armeni che non riuscirono a sfuggire furono massacrati e gran parte della città vecchia fu distrutta da un incendio. Il nome della città deriva probabilmente da “mirra”, molto presente nella zona. Da visitare, oltre alle rovine dell’agorà, c’è la bellissima chiesa di San Policarpo, una delle sette chiese citate nell’Apocalisse; la fortezza di Lisimaco sul monte Pagos; l’acquedotto romano; il museo archeologico, ricco di reperti di età classica; il tempio di Atena a Bayrakli; e quello che è il simbolo della città, la torre dell’Orologio che domina la piazza principale della città.

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