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Mostra "Da Fattori al Novecento"

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  MOSTRA “DA FATTORI AL NOVECENTO”   “L'arte è instancabile, come la vita. Niente ci rende migliori che il sentire questo oceano di musica che riempie i secoli” Renata Roster, 1912   La mostra “Da Fattori al Novecento. Opere inedite dalla collezione Ro...

Llewelyn Lloyd La Madonna del Monte Barca e Villa Anselmi 1932

MOSTRA “DA FATTORI AL NOVECENTO”

L’arte è instancabile, come la vita. Niente ci rende migliori che il sentire questo oceano di musica che riempie i secoli

Renata Roster, 1912

La mostra “Da Fattori al Novecento. Opere inedite dalla collezione Roster, Del Greco, Olschki” è ospitata in Villa Bardini, a Firenze fino al 4 novembre. Un intero piano è dedicato alle opere di alcuni grandi artisti del movimento della macchia. La villa è perfetta per ospitare la mostra, è tra le colline della città, lontana dal flusso dei turisti. Costa San Giorgio, infatti, è una silenziosa strada situata in Oltrarno. Le opere dei macchiaioli mi hanno sempre affascinata. Molte di esse ritraggono scene di vita quotidiana e il paesaggio toscano in tutte le sue forme. Vecchie strade di Firenze, scorci del centro storico, campagna toscana, paesaggi marini, paludi della Maremma. Questi sono i principali soggetti delle opere. Ma ci sono anche scene di battaglia, di soldati. Alcune di queste sembrano fotografie, talmente sono realistiche.

Questo gruppo di artisti si riuniva al Caffè Michelangiolo in Via Larga, oggi Via Cavour, intenti a scambiarsi le proprie idee al di fuori delle regole scolastiche e accademiche. Sul palazzo che ospitava il Caffè c’è una lapide. <<In questo stabile ebbe sede il Caffè Michelangiolo, geniale ritrovo d’un gruppo di liberi artisti che l’arguzia fiorentina soprannominò Macchiaioli e le cui opere, nate tra le lotte politiche e gli eroismi guerrieri del Risorgimento nazionale, perpetuarono il lume della tradizione pittorica italiana rinnovandone gli spiriti>>. La loro arte, come fu definita dal pittore, critico e teorico Adriano Cecioni, consisteva nel “rendere le impressioni che ricevevano dal vero col mezzo di macchie di colori di chiari e di scuri”.

La mostra è divisa in cinque sezioni, si parte dai Pittori toscani prima della macchia per arrivare al Novecento. In quest’ultima sezione la maggior parte delle opere è di Llewelyn Lloyd. Bellissimi i suoi scenari dell’Isola d’Elba con le spiagge incontaminate dal turismo e dal caos. C’è anche una sezione fotografica in cui sono immortalati momenti di intimità familiare.

Prima di andare via, vado sulla piccola terrazza. La vista è indescrivibile. Sembra quasi di poter toccare i tetti delle case circostanti. Il Duomo con la sua maestosità cattura l’attenzione. La torre di Piazza della Signoria e il Campanile sono perfettamente paralleli visti da qui. Alla mia sinistra, invece, la chiesa di Santo Spirito e i tetti di Oltrarno. E sullo sfondo le colline che racchiudono questa bellissima città.

Francesca Masotti