> > Cindy Sherman

Cindy Sherman

1356102101b

Inaugurata a Firenze e in esposizione fino al 9 giugno 2013 al Gucci Museo 'Early Works', terza di una serie di esposizioni dedicate ad artisti contemporanei organizzate grazie a M. François Pinault, che vede protagoniste questa volta le opere di Cindy Sherman. Pioniera della fotografia come for...

1356102101b

Inaugurata a Firenze e in esposizione fino al 9 giugno 2013 al Gucci Museo ‘Early Works’, terza di una serie di esposizioni dedicate ad artisti contemporanei organizzate grazie a M. François Pinault, che vede protagoniste questa volta le opere di Cindy Sherman.

Pioniera della fotografia come forma d’arte, l’artista sin dagli esordi sceglie di essere sia attrice che regista delle sue opere impersonificando diversi personaggi in un continuo lavoro su se stessa. Dopo la laurea, conseguita nel 1976, la Sherman crea a Buffalo insieme ad alcuni artisti lo spazio per l’arte “Hallwalls”. In un anno, questo gruppo intraprendente ed affiatato crea numerosi lavori e organizza varie mostre.

La personale allestita nel Gucci Museo, a cura di Francesca Amfitheatrof, ospita tre opere significative selezionate fra quelle realizzate durante questi importanti anni di formazione. Nello specifico sono esposte “Murder Mystery” (1976), “Bus Riders” (1976), ristampate nel 2000 dall’artista stessa, e “Doll Clothes” (1975).

Murder Mystery People (1976-2000) è una storia raccontata attraverso personaggi stereotipati ispirati ad un immaginario film poliziesco. Il racconto è incentrato su un’attrice degli anni Trenta che si innamora del regista del film. L’immediatezza della fotografia restituisce i personaggi all’interno di un’atmosfera di gioia, crudeltà e umorismo.

Bus Riders (1976-2000) è una serie creata originariamente per la prima mostra Photo Bus allestita sul Metro Bus 535 di Buffalo. Interpretando le classiche tipologie di persone che si spostano con questo mezzo, la Sherman persuade ricorrendo al dettaglio e al particolare. Trasformando se stessa l’artista crea una differenza immediata tra un personaggio e l’altro.

La pellicola animata Doll Clothes, del 1975 vede la Sherman interpretare una figura vestita solo con la propria biancheria intima, intenta a provare vari abiti. Una mano gigante appare nel fotogramma, afferra la silhouette, la sposta e la colloca nella custodia di plastica del libro. Questa mano fuori scala rappresenta la società e il confronto della donna con la sua conformità, struttura e identità.

Le opere in mostra rappresentano Questo iniziale quanto determinante lavoro rappresenta il profondo coinvolgimento della Sherman nello studio dei generi e delle identità sessuali, tema sviluppato negli anni e nelle opere seguenti.

Il costo del biglietto è 6 euro e il 50% dei proventi di ogni vendita sarà devoluto alla tutela e al restauro dei tesori più importanti della città di Firenze. Info: www.gucci.com