Claudia Cusenza Se stai pensando di scrivere una storia, prendi in considerazione di scriverla in chiave nonsense, caratterizzato da giochi di parole e personaggi strambi. In genere piacciono molto ai bambini perché stimolano la loro immaginazione. In genere si tratta di narrazione di aneddoti, magari con toni epici, ma sempre con fini ilari, al di là del senso comune o della linearità d’azione che in genere caratterizza la letteratura. Libera la tua immaginazione inventando personaggi, storie e trame inusuali.
Istruzioni
- Leggi numerosi libri della letteratura nonsense per cercare ispirazione e per capire bene i meccanismi. Inizia ad esempio con i libri di Lewis Carroll, ricchi di personaggi ridicoli, giochi di parole, situazioni bislacche
- Inizia ad abbozzare alcune idee: ad esempio quali personaggi creare, quale trama sviluppare. Non preoccuparti della logica delle situazioni, l’importante è dettagliare le tue idee. Inizia ad appuntarti frasi, dialoghi, scenette
- Comincia la tua opera con una lunga prefazione: non importa che sia lineare, logica. Lascia spazio all’immaginazione, alla creatività, all’assurdità.
- Descrivi una situazione ridicola da cui iniziare la tua narrazione. Ovviamente, tale situazione deve essere ironica e nonsense, non deve avere necessariamente consecuzionalità storica, né necessariamente una risoluzione
- Arricchisci la storia con battute e gag comiche. L’umorismo è centrale in una narrazione nonsense. Sii assurdo, gioca con le parole, i nomi, la grammatica. Se riesci, inventa un vocabolario tuo!
- Cerca di impostare una certa musicalità nella metrica: rime, assonanze, sillabazione, allitterazione danno ritmo alla storia, la rendono incalzante.
