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10 aprile 1965: Muore la Bella Otero

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Agustina Carolina Otero Iglesias nacque il 4 novembre 1868 nella città galiziana di Pontevedra, affacciata sull’Atlantico, da una famiglia poverissima che presto si trasferì a Santiago de Compostela in cerca di lavoro. Ebbe un’infanzia traumatica, con uno stupro subito all’età di dieci anni...

La bella OteroAgustina Carolina Otero Iglesias nacque il 4 novembre 1868 nella città galiziana di Pontevedra, affacciata sull’Atlantico, da una famiglia poverissima che presto si trasferì a Santiago de Compostela in cerca di lavoro. Ebbe un’infanzia traumatica, con uno stupro subito all’età di dieci anni che la rese sterile, così a 14 anni, non appena ne ebbe l’occasione, se ne andò di casa insieme al suo ragazzo Paco, per lavorare come ballerina a Lisbona. Qui il suo fascino e le sue movenze le fecero immediatamente ricevere un discreto successo. In seguito ad una delusione amorosa si trasferì a Barcellona dove sostò per un brevissimo periodo prima di partire per Marsiglia e da qui debuttare a Parigi dove divenne rapidamente la stella principale del Folies Bergère, il teatro più in voga nella capitale francese, in cui si esibiva come conturbante danzatrice gitana dalle vesti succinte. Col soprannome di La Belle Otero divenne il sex-symbol principe della Bella Epoque. Fu amante di moltissimi uomini famosi e facoltosi tra cui i principali reali, nobili e politici europei e protagonisti della scena artistica come il poeta Gabriele D’Annunzio. Molte sono le leggende sui folli atti che i suoi ammiratori compirono per dimostrarle il loro amore, sui tanti duelli tra gentiluomini di cui fu la causa e sui suicidi degli amanti non corrisposti. Nel 1888 viene ripresa da Félix Mesguich, un operatore cinematografico francese che lavorava con i fratelli Lumière, mentre si trovava a San Pietroburgo. Un filmato di un minuto e mezzo, che la mostrava mentre si esibiva in una danza, diventato celebre, facendo di lei la prima stella della storia del cinema. Si ritirò dalle scene dopo la Prima Guerra Mondiale, il suo stile di vita dispendioso la portò a dilapidare ben presto il suo ingente patrimonio; morì in estrema povertà a Nizza, nella sua stanza all’Hotel Novelty.